Come si previene
Per prevenire l’ipertrofia prostatica benigna occorrono comportamenti virtuosi. Bisogna dunque sottoporsi a controlli periodici dopo i 40-50 anni e ricorrere tempestivamente all’urologo quando si manifestano problemi.
Alleati della prostata
- Dieta varia ed equilibrata
- Frutta, verdura e cereali integrali in abbondanza
- Meno grassi saturi (carne rossa, formaggi e fritti)
- Consumo limitato di caffè, insaccati, birra, superalcolici, crostacei, spezie, pepe e peperoncino
- Assunzione di almeno due litri di acqua al giorno
- Attività fisica moderata e regolare
Quali rischi si corrono se non si cura
La IPB può diventare una patologia importante, se non curata. L’incompleto svuotamento della vescica può infatti portare all’accumulo di batteri, aumentando i rischi di prostatiti e pielonefriti. L’accumulo di urina può peraltro accompagnarsi anche alla formazione di calcoli dovuti alla cristallizzazione di sali nell’urina che resta nella vescica dopo la minzione. La ritenzione urinaria, acuta o cronica, è un’altra forma di progressione della patologia. La ritenzione urinaria acuta è l’incapacità a vuotare completamente la vescica, mentre quella cronica vede il progressivo aumentare del residuo e della distensione della muscolatura della vescica. Chi soffre di ritenzione urinaria cronica, può andare incontro ad una patologia di compromissione renale detta uropatia ostruttiva.